Guida al Blogroll

Kant touch thisDa alcuni mesi, a singhiozzo, sto ristrutturando il blog. La Classifica è a buon punto, ma mancano ancora diverse voci e altre sono prive di testo. Volevo risistemare la pagina dei Consigli del Lunedì, che è un po’ spoglia, ma avrò bisogno della sapienza grafica di Siobhàn (e dopo Stalker, diplomazia vuole che lasci passare un po’ di tempo prima di avanzare la richiesta…). Sul modello della nuova pagina dei Consigli, poi, mi piacerebbe costruire quella delle Bonus Track – che poverine, al momento vengono inghiottite dal trascorrere dei mesi.
Intanto, ho dato una bella risistemata al Blogroll, eliminando blog che non seguivo più (vuoi perché non venivano più aggiornati, vuoi perché la qualità degli interventi era scesa sotto il livello minimo) e aggiungendone altri più interessanti. Sono tutti link che ho citato almeno una volta sul blog; ma non farà male spendere due righe per raccontarli a chi se li fosse persi. E se ve lo state chiedendo, sì: vi state per beccare l’inevitabile post semestrale di servizio.

Il nuovo blogroll
Di tutti i vecchi link del Blogroll, ne sono sopravvissuti solo quattro. Tre di questi sono blog italiani dedicati alla narrativa fantastica e ad altre amenità correlate, e se siete capitati qui quasi certamente li conoscerete: parlo di Gamberi Fantasy, Baionette Librarie e Zweilawyer. Per il restante 1%, ecco in due parole di che si tratta:
Gamberi Fantasy è il punto di riferimento per chi voglia scrivere narrativa fantastica. Si va dalle recensioni di grandi classici del fantatrash italiota a stupendi articoli che spiegano le regole della narrativa. Gamberetta era una che ci credeva veramente, nell’idea di insegnare agli altri a scrivere come Dio comanda; e la notizia che presto tornerà a pubblicare qualche articolo (dopo un paio d’anni di assenza quasi completa) mi fa saltellare di gioia come uno dei coniglietti ritardati del Duca.
– E visto che parlavamo del Duca: Baionette Librarie è un’altra figata di blog. Circoscrivere gli argomenti di cui parla è difficile; principalmente Steampunk (di cui ne capisce più di tutti), storia del Lungo XIX Secolo (da una bibliografia sull’età vittoriana a spiegazioni sul funzionamento di armi da fuoco dell’epoca), rant contro i deficienti, lotta ai DRM, considerazioni sul mercato degli ebook. Memorabili i vecchi articoli sui test di penetrazione delle armature medievali e rinascimentali. E, purtroppo, valanghe e valanghe di coniglietti.
– Zweilawyer, infine, è un tizio che ha con il fantatrash lo stesso rapporto che ha uno con la sindrome di Stoccolma col suo carceriere. Ma Zweilawyer è anche il suo blog. Oltre a recensioni (in più parti!) di capolavori della letteratura occidentale come Arsalon, Amon e Unika, ci sono articoli molto curati sulle armi bianche, su battaglie storiche dimenticate dai libri di storia, e professioni di sincera ammirazione per il fu ayatollah Khomeini. Ogni tanto sbucano discussioni interessanti su argomenti tipo la logistica degli eserciti medievali o la comodità di portarsi in giro una cotta di maglia. Poiché è inviso a Zwei tutto ciò che sa di polvere da sparo, il suo blog è diventato un po’ un ritrovo degli aspiranti scrittori fissati col Medioevo e il mondo pre-industriale.

L’altro sopravvissuto è il sito Ebook-reader.it. Il sito – che ha subito vari restyling negli ultimi anni – è una comoda guida nella scelta del lettore ebook, e io stesso me ne servii al tempo in cui mi feci regalare il T1 della Sony (non il migliore acquisto del mondo, a posteriori, ma questa è un’altra storia).
Sull’Home Page c’è una breve ma precisa spiegazione su che cos’è un e-reader; altre pagine hanno elenchi degli ebook attualmente in commercio, consigli dove comprarlo, recensioni sui vari modelli e pure tabelle comparate con pregi e difetti. Fateci un salto se volete prendere un e-reader o cambiarlo.

E-book

Una seconda categoria di link sul mio Blogroll sono i blog di alcuni scrittori che mi piacciono. Flogging Babel, come ho accennato in diversi articoli ad Agosto, è il blog di Michael Swanwick. Lo aggiorna con una certa continuità (tranne adesso che in vacanza), ma non è che sia sempre interessante; perlopiù parla di eventi a cui parteciperà – sempre negli States – dello stato dei suoi progetti, di scrittori a lui cari che sono morti, o di aneddoti vari sulla sua vita o sulle cose che ha scritto.
Una cosa che noterà chi era abituato alla verve di Gamberetta o del Duca, è che Swanwick, purtroppo, è mogio. Usa sempre nomi e cognomi quando fa i complimenti, ma mai che parli male di qualcuno? Il perché? L’ha spiegato lui stesso in questo articolo. A quanto pare anche nei grandi States, se non sei proprio lo Stephen King multimilionario della situazione, non puoi permetterti di farti dei nemici. La cricca di amyketti è fondamentale per restare a galla anche per un pezzo da novanta come Swanwick – se cominci a sparlare a destra e a manca, che opinione si faranno di te? Una scoperta triste.

Se come scrittore preferisco Swanwick, come blogger preferisco Charles Stross; Charlie’s Diary è il suo blog. I suoi articoli si possono dividere in due articoli: quelli in cui spiega alcuni retroscena sui suoi romanzi, e racconta come li abbia concepiti e realizzati; e quelli dedicati alla politica e all’attualità. Negli ultimi mesi (cioè da quando ho cominciato a seguirlo con regolarità) ha parlato di Snowden, dell’NSA, delle telecamere di Londra, delle rivolte in Europa e nei Paesi Arabi, della mentalità aziendale, del declino del capitalismo. Non è komunista, ma dice cose interessanti e parla fuori dai denti. E di informatica sembra capirci – del resto era un sistemista, prima di diventare scrittore a tempo pieno.
E poi c’è la Bizarro Fiction. Di Bizarro Central, il portale delle case editrici che hanno inventato la Bizarro Fiction, ho parlato fino alla nausea. Hanno una redazione enorme e pubblicano a manetta, quindi bisogna fare un po’ di cernita; ma con un po’ di pazienza si trovano diverse chicche, tra film pulp a basso budget pescati chissà dove alle tele di artisti surreali a storie assurde ma vere pescate da qualche giornale di cronaca. Seguo anche il blog di Carlton Mellick III. Più che blog è una vetrina pubblicitaria: Mellick non pubblica quasi mai (fa bene: è impegnato a scrivere), e quando lo fa, in genere sono brevissimi articoli in cui pubblicizza il suo nuovo libro almeno uscito. Ma seguendolo si può sapere quando pubblica qualcosa il giorno stesso!

Mario Martinez

Un’opera di Mario Martinez, artista ‘ospitato’ su Bizarro Central.

Infine, ci sono i blog che raccolgono curiosità pure e semplici. Prima parlavamo di Bizarro Fiction; ecco allora Bizzarro Bazar, un blog italiano che raccoglie fatti e aneddoti inusuali, ma veri. Rispetto a Bizarro Central, questo ha il vantaggio che aggiorna meno spesso (in media c’è un post nuovo a settimana) ed è più particolareggiato. Le storie di Bizarro Bazar vanno dalla vera storia della donna che si scopava i morti al progetto delle montagne russe della morte, da uomini deformi che diventano campioni di pugilato a rituali schifosi celebrati ancora oggi in qualche remota parte del mondo (probabilmente in Polinesia, là fanno di tutto). Probabilmente devo ringraziare il Duchino se ho scoperto questo posto.
Poi c’è Dummy System, una new entry di cui devo ringraziare Talesdreamer. E’ un sito italiano dedicato a parlare in modo piuttosto ossessivo di Evangelion e delle sue varie incarnazioni. Offre tutta una serie di teorie più o meno ragionevoli (ma affascinanti) sul progetto Rebuild, più cose utili tipo la spiegazione di che roba sia End of Evangelion. Uno dei coautori è Caska Langley, il che per quanto mi riguarda è motivo sufficiente per seguirlo. Non aggiorna spesso, e ciò è bene.

What If? è il mio preferito. L’autore è Xkcd, un tizio che mi sembra di aver capito faccia il ricercatore di fisica (o qualcosa del genere) e che è famoso anche perché pubblica vignette nerdose-demenziali (sicuramente ne avrete letta qualcuna anche voi). Ma non è importante. Quel che è importante è che su What If? pubblica, ogni martedì, un articolo buffo – ma rigoroso – in risposta a domande del tipo: “quanto velocemente si prosciugherebbero le acque se sul fondo del punto più profondo dell’oceano noi aprissimo un portale di 10 metri di raggio che dà sullo spazio?”. Oppure: “Se chiamassi un numero a caso e dicessi: ‘salute!’, quante probabilità ci sarebbero che la persona che risponde abbia appena starnutito?”.
Alcuni articoli sono seri, come quello che parla della velocità orbitale e spiega quali siano le difficoltà di far stare un corpo in orbita bassa attorno al nostro pianeta. Altri sono degli enormi mindfuck che cercano di restare coerenti pur su argomenti abbastanza nonsense, come il bellissimo A Mole of Moles (“What would happen if you were to gather a mole (unit of measurement) of moles (the small furry critter) in one place?”). Altri sono roba deficiente pura e semplice, come quello sulle conseguenze positive del “che cosa succederebbe se il Sole si spegnesse all’improvviso?”. Xkcd è divertente, ma è anche uno che sa. E la cosa migliore, è che i suoi articoli partono sempre da domande che gli hanno fatto veramente.

Xkcd

Xkcd.

Tra gli ultimi arrivati, troviamo infine:
Twentysided di Shamus Young. Shamus è un tizio incredibile – software designer, programmatore di architetture di videogiochi a tempo perso, fumettista, scrittore, critico di videogiochi, master di D&D e non so cos’altro. Il suo blog esiste dal 2005 e ormai è stratificato come la crosta terrestre, ma io lo frequento principalmente per leggere le sue considerazioni sui videogiochi e vedere le cose che programma (anche se per la maggior parte si tratta di progetti non finiti). E’ bello trovare qualcuno che ti critica un gioco non semplicemente dal punto di vista di un giocatore ma da quello di uno che capisce come si sviluppa un videogioco. Inoltre, mi ha fatto conoscere una marea di giochi indie di cui ignoravo l’esistenza (tra cui The Stanley Parable).
Attenzione quando entrate in questo blog: potrebbe rubarvi la vita.
Fortezza Nascosta, il blog della dolce Tengi – una fanciulla con “una passione malsana per la violenza” e una notevole preparazione storica. Fortezza Nascosta – che ha aperto da poco, un paio di mesi – si occupa principalmente di storia del Giappone medievale, e in particolare di organizzazione militare, politica, amministrazione (ma non è escluso che in futuro si occupi anche di narrativa o altre sue passioni). Il nome del blog si riferisce probabilmente all’omonimo film storico di Kurosawa del 1958. E se la definizione “Giappone medievale” vi suona vaga o imprecisa o outright wrong o avete voglia di menare le mani con me, forse siete il pubblico ideale per questo blog. Quindi fateci un salto!

Questi sono i blog che seguo, e che hanno una qualche attinenza con Tapirullanza. L’articolo finisce nella colonna Risorse, così che sia facilmente raggiungibile per chi voglia leggere o rileggere le mie spiegazioni sul Blogroll. Potrei aggiornarlo qualora aggiungessi nuovi link. Forse.

Il consueto appuntamento con il LOL di fine articolo
Questo era un post di servizio e quindi era un po’ noioso, lo ammetto; per questo voglio sollevare i vostri animi mortificati (“Un nuovo articolo su Tapirullanza! …be’, tutto qui?”) con un po’ di sano LOL – che, si dice, allunga la vita.
Vi lascio quindi con due videate che si commentano da sole, e di cui devo ringraziare un mio caloroso lettore. State attenti: ESSO si nasconde tra voi.

Screenshot troll cestino
Screenshot troll spam

Tutti quei commenti sono stati scritti in poco più di 24 ore. Senza contare i primi, che sono stati regolarmente pubblicati. La prossima volta che qualcuno mi dice “bannare è censura, senza se e senza ma!”, gli copincollerò quegli screen.

13 risposte a “Guida al Blogroll

  1. Oh, What If e Bizzarro Bazar li seguo anche io ** approvo i tuoi gusti, Tapiro rotolante.
    Eee perché tutto quest’odio per i reader della Sony, se posso chiedere? Ne ho sentito spesso parlar male, ma devo dire che il mio funziona benissimo da anni, e mi pare che riesca a leggere i PDF in maniera migliore del Cybook della madre.

  2. Anch’io approvo il nuovo blogroll. Proprio oggi What if ha fatto un nuovo post! ❤

  3. @Tales:

    Eee perché tutto quest’odio per i reader della Sony, se posso chiedere? Ne ho sentito spesso parlar male, ma devo dire che il mio funziona benissimo da anni, e mi pare che riesca a leggere i PDF in maniera migliore del Cybook della madre.

    In sé il T1 è molto buono, mangia un po’ la polvere in rapporto alla concorrenza. Considerando che all’uscita costava uno sproposito anche per l’epoca (230 Euro, mi risulta), non c’era ragione per cui non potessi preferirgli un buon Kobo. Il Kindle invece non lo volevo per il fastidio intimo di dover rinunciare al formato open source dell’ePub (non importa che sia facile convertire in ePub in mobi e viceversa: mi irrita il principio).
    Inoltre il mio T1 ha qualche bug fastidioso. Sono abbastanza sicuro che riguardi solo il mio modello – o comunque una percentuale simile – perché non ho sentito altri lamentarsene, ma sono sempre stato troppo pigro per portarlo in assistenza o cose simili.
    Del T2 non parlo perché non l’ho provato. Ho letto comunque che è davvero simile al T1. Dovessi ricomprare un e-reader adesso, invece, probabilmente mi butterei sul Kobo Aura.

    @Siò:

    Anch’io approvo il nuovo blogroll. Proprio oggi What if ha fatto un nuovo post! ❤

    Sì, l’ho letto! ^-^

  4. Considerando che all’uscita costava uno sproposito anche per l’epoca (230 Euro, mi risulta)

    Ok, sul brutto costo dei prodotti Sony concordo, anche il mio Sony PRS-Qualcosa costò quasi 200 carte all’epoca. Considerato il numero di libri letti in questi tre anni, però, il prezzo è stato ampiamente ammortizzato.

    Il Kindle invece non lo volevo per il fastidio intimo di dover rinunciare al formato open source dell’ePub (non importa che sia facile convertire in ePub in mobi e viceversa: mi irrita il principio).

    Vai così, kompagno, kombatti la dittatura kapitalista di Amazon.

    Se dovessi cambiare lettore tra qualche anno prenderei… Quello con lo schermo più grande possibile, credo, così da poterci leggere i fumetti. Il mio reader è di pochi cm più piccolo di una pagina manga standard; quel poco che basta per rendere la lettura fastidiosa se non si zooma et sposta continuamente l’immagine >< rosico.

  5. Ciao, lurko da mesi e scrivo per la prima volta. What If è totale, segnalazione meravigliosa.
    Cordialità

  6. I troll sono un problema per il mondo intero. Fai bene a cacciare chi si pone come obbiettivo quello di danneggiare te e i tuoi lettori con la propria idiozia e malafede.
    Diciamo sì alla ricerca scientifica e no ai troll:
    http://punto-informatico.it/3896759/PI/News/se-commenti-fanno-male-alla-scienza.aspx

    Non svolgono una funzione di controllo rispetto ai contenuti, riescono a soffocare le discussioni inasprendo i toni e le interpretazioni dei lettori: Popular Science ha deciso di revocare al proprio pubblico la possibilità di commentare gli articoli, ha deciso di farlo nel nome della scienza. […] avvelenano la missione compiuta dal sito, anche se i bot e coloro che prendono posizione a sproposito sono una minoranza rispetto alla più moderata comunità dei commentatori [segue citazione di uno studio sugli effetti dei troll]

    Non serviva aver letto il bel “Introduzione alla psicologia sociale” de Il Mulino per saperlo (grazie Taotor, me lo sono già sparato tutto e ora parto con la fase di rilettura e studio), bastava aver usato internet per qualche mese ed essere sul lato destro della gaussiana. Comunque ogni studio in più fa comodo. ^__^

  7. Qualcosa costò quasi 200 carte all’epoca. Considerato il numero di libri letti in questi tre anni, però, il prezzo è stato ampiamente ammortizzato.

    Ah be’, quello certamente.
    Senza contare che il grosso di libri che leggo era disponibile solo in formato digitale, quindi era una scelta obbligata anche aldilà del denaro…

    @Abstract:

    Ciao, lurko da mesi e scrivo per la prima volta. What If è totale, segnalazione meravigliosa.

    Benvenuto ^-^
    Spero che tra i Consigli e gli altri articoli tu abbia trovato roba di tuo gradimento.

    @Duca:

    Non serviva aver letto il bel “Introduzione alla psicologia sociale” de Il Mulino per saperlo (grazie Taotor, me lo sono già sparato tutto e ora parto con la fase di rilettura e studio)

    Thanks per la segnalazione Duchino, se già siete in due a dire che è figo vuol dire che un pensiero ce lo posso anche fare…
    E sì, sulla questione dei troll: per me il ban rimane l’estrema risorsa, ma una risorsa utilizzabile quando la persona proprio non vuole capire. Mi sono accorto di quanto basti un solo Dunseny per accendere una discussione cretina e far precipitare il livello medio dei commenti –‘

  8. Mi sono accorto di quanto basti un solo Dunseny per accendere una discussione cretina e far precipitare il livello medio dei commenti

    E con venti anni di internet di esempi che lo indicano, ancora non l’avevi colto prima di quest’anno?
    Con la voce di Bombolo: “Ammazza che rapidità d’apprendimento che c’ho, tsé tsé!”

  9. “la notizia che presto tornerà a pubblicare qualche articolo mi fa saltellare di gioia come uno dei coniglietti ritardati del Duca”

    Ma, per curiosità, questa notizia dove l’hai letta? In ogni caso, ne sono lieto eheh

  10. Ma, per curiosità, questa notizia dove l’hai letta? In ogni caso, ne sono lieto eheh

    E’ stato detto sul Gamberetta Fan Club tempo fa.

  11. Che è successo al blog di Zwei? Ho provato ad entrarci poco fa e mi compare questa scritta: “Il blog è sospeso a tempo indeterminato a causa delle numerose denunce per diffamazione giunte al proprietario dello stesso.”

  12. Pingback: Ritrovare la naturale regolarità | Tapirullanza

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